Itinerari Nascosti di Maiori


Menù di navigazione:


Chiesa Santa Maria delle Grazie

La Chiesa di S. Maria delle Grazie, nella borgata omonima, è ubicata sulla riva sinistra del torrente Reginna, lungo la vecchia via che conduceva a Tramonti. Come si può vedere da un disegno ottocentesco, la chiesa era più ampia, a tre navate, ma fu danneggiata da successive alluvioni, perdendo la navata sinistra (sopraelevata sulla strada con un supportico) e anche una parte del corpo centrale. Sorta nel medioevo (ma non esistente, come vuole una tradizione infondata, nel 596): essa è in origine era chiamata S. Maria de Flumine (chiamata così per la sua posizione), che, per tutto il medioevo, fu la chiesa principale di Maiori, in posizione centrale rispetto alle borgate più interne. Dell’importanza e dell’antichità dell’edificio fanno fede i resti ancora visibili. La chiesa, sopraelevata, presenta sul sagrato frammenti di colonne antiche di reimpiego e l’alto campanile, che veniva usato anche come torre di avvistamento, ha la caratteristica forma cuspidata presente negli esemplari campani tardo-medievali.

Nell’interno le principali famiglie maioresi hanno lasciato loro tracce: la nobile famiglia Da Ponte possedeva la cappella gentilizia del SS. Crocifisso, di cui ancora si conserva la pala con la Crocefissione, del noto pittore senese attivo in Campania nel Cinquecento, Marco Pino; il fonte battesimale, in pietra, reca invece le insegne della famiglia Staibano. Nell’abside si può vedere un affresco (1920) con la Madonna tra le nuvole minacciose e i resti della chiesa dopo l'alluvione del 24 ottobre 1910.