Itinerari Nascosti di Maiori


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Palazzo Mezzacapo

Tra le famiglie nobili di Maiori, mostra il maggiore sfarzo, a partire dal Settecento, quella dei Mezzacapo che, in quel secolo e nel successivo, edificano il grandioso palazzo sul corso Reginna e il castello neomedievale di Miramare sul luogo di una torre di avvistamento, segnando più di ogni altra la vita mondana della città e ospitando, tra l’altro, sovrani e visitatori. Tra le stravaganze della famiglia, il possesso di una gondola, di cui è viva memoria tra i maioresi e che veniva ormeggiata in genere presso la Grotta dell’Annunziata, con la quale accompagnavano i loro illustri ospiti a visitare le cale e le coste maioresi: essa è probabilmente da riconoscere nell’imbarcazione che appare nell’incisione di Fabris della Torre normanna (1777). Il palazzo sul Corso, che ospita oggi il Municipio, si presenta in un’elegante e slanciata veste settecentesca, con l’ampio portale che si apre sul cortile dalla lunga fuga prospettica verso il retro del giardino.

L’interno, tappezzato di pavimenti di maiolica vietrese di fine Ottocento, presenta al piano nobile l’ampio salone con resti di affreschi ma la parte più originale sono sicuramente i giardini, con aiuole e percorsi d’acqua e grotte artificiali che hanno sempre destato l’ammirazione dei visitatori, come testimonia l’inglese Swinburne che passa nel 1777 da Maiori:

Fui ammesso in un giardino appartenente ad un signore adesso in viaggio che io ammirai con gran piacere per quanto esso era adornato in uno stile felicemente adattato alla posizione e al clima. Il palazzo è pulito e arieggiato e i giardini sono tagliati da canali di acqua limpida, ciascuno dei quali crea forti corsi d’acqua tra ricchi profumati giardinetti oppure cadute di cascate attraverso grotte di conchiglie lavorate e ombreggiati pergolati. Nel suo serraglio fui sorpreso di trovare due galli neri e tre galline grigie con buone piume e salute senza soffrire il caldo di questo clima, che dovrebbe costituire causa di malattia per la costituzione di un uccello che apprezza le alte montagne o fredde paludi. Il loro pasto qui è miglio e verdi foglie di lattuga ed altre piante che crescono nel loro recinto. Questi uccelli furono portati dalle montagne di Genova sopra il golfo della Spezia.